A.S.D. Lib. Sporting Club Udine “B” (0-2) – A.S.D. Polisportiva Concordia (2-0) 48 – 63
"Rialzati"
Veder giocare l’under 19 B dello Sporting è qualcosa di mistico. E’ un qualcosa che apre il cuore a quei temi importanti che,
prima o poi, toccano la vita di ognuno.
Dovrebbe essere solo una partita
di basket – una di quelle che gli esperti snobbano perché il livello non rispecchia i
loro standard – ed invece, nell’ammirare
queste giovani donne dare tutto ciò che hanno, ci rendiamo conto che stiamo
compiendo una profonda riflessione sul senso dell’esistenza.
A volte succede che non si
raccoglie quanto si è seminato.
A volte succede che si arrivi ad
un passo dalla metà ed il terreno cede sotto i piedi.
A volte succede che, stremati ed
avviliti, assistiamo all’affermazione di chi sembra non
essersi sforzato più di tanto.
Scuola, lavoro, rapporti
personali e sport.
Anche questa è la vita.
Anche questa è la vita.
La squadra di Udine gioca
credendo in ciò che fa. Ci mette impegno e agonismo eppure arriva sempre un cm
troppo corta dal concretizzare.
Perché? Potremmo perderci in un’analisi tecnica e tattica delle differenze tra le squadre,
ma per qualche istante è più piacevole riflettere su come abbiamo reagito noi
quando ci è capitato.
Ci siamo arrabbiati?
Demoralizzati? Scoraggiati? Abbiamo cambiato strada? Abbiamo ritentato? Abbiamo
mollato?
La squadra di Udine non molla.
Non molla proprio! Sbaglia e lotta. Sbaglia e si rialza. Sbaglia e si impegna.
Le ragazze di questa under 19 B tengono duro e stanno imparando il significato
di resilienza. queste ragazze sanno rialzarsi!
A volte puoi arrivare a sfiorare
ciò che insegui e vedertelo strappare via. Non significa che tu sia un perdente
o che tu abbia fallito. Significa che quando ritenterai puoi decidere che
persona essere. E puoi decidere se avere ancora più forza di volontà per
conquistare ciò che rincorri.
LA PARTITA
Udine inizia la gara con
convinzione. Honsell raggiunge il ferro diverse volte ma senza trovare
punti. Concordia gioca pulito, semplice e prende il controllo del gioco già
nei primi possessi. Udine soffre la pressione di Concordia a tutto campo e
regala canestri facili. Concordia è brava a chiudere l'area sui tagli delle
giocatrici di Udine.
La squadra udinese costruisce occasioni
ma non fa canestro. E se non fai canestro la convinzione, possesso dopo
possesso, inizia ad abbandonarti.
De Candia dà una scossa a Udine
entrando dalla panchina e, dopo uno splendido intercetto, lancia Cavedon in
contropiede.
Quando Udine gioca il suo
furibondo penetra e scarica – ricordandosi di ribaltare la palla, muovendo
tutte le giocatrici e costringendo la difesa ad adattarsi – dà il meglio di
sé.
Concordia fa canestro, è brava a
leggere le rotazioni difensive e a passarsi la palla, ma soffre un po' quando
viene mandata sul fondo.
Nel secondo tempo Udine entra in
campo con ancora più energia e determinazione. Si guadagna molti tiri liberi –
realizzandone però pochi – costruisce più occasioni e si riavvicina a
Concordia.
Ferigo e compagne centrano
finalmente i canestri avversari, ma Salvador,
Panzarin e Baruzzo rispondono colpo su colpo e mettono al sicuro la
vittoria.
PERCHE' UDINE SBAGLIA TANTO
A voler essere superficiali e sbrigativi potremmo
affermare che Udine sbaglia perché ha poco talento, ma la questione è più
profonda. Udine sbaglia perché si aspetta di sbagliare. Questa squadra è figlia
del suo passato, fatto non di esperienze positive e gratificanti – che ne
avrebbero aumentato l’autostima – ma di
rappresentazioni sfavorevoli e frustranti che la rendono prigioniera di un
circolo vizioso che va spezzato. Cambiare questo non sarà facile – non perdiamo
di vista che si tratta di ragazze in fase di sviluppo e non di giocatrici
adulte – ma queste ragazze hanno qualità. Tener duro, resistere
ai colpi, rialzarsi e ricominciare è l’unica
strada.
CONCORDIA
Concordia si presenta con una squadra rimaneggiata, priva
delle ‘95 e formata dall'unione di più gruppi,
ma questo non gli impedisce di esprimere un gioco frizzante, ben allenato e a
tratti molto ordinato. Concordia è una società che costruisce giocatrici e non
ha paura a farlo. Lo si vede da come le ragazze stanno in campo. Hanno idee
chiare anche se la giovane età le porta a commettere errori, quei sani errori
dovuti al normale processo di apprendimento.
La squadra è composta da giocatrici degne di attenzione.
Salvador gioca con ritmo,
sicurezza e carattere. Ha buone letture, realizza e sa passare la palla con i
tempi giusti (merce rara oggi giorno).
Panzarin sfoggia un elegante
palleggio arresto e tiro.
Vit è un interessante prospetto futuro
così come Pagotto e Bressan.
Baruzzo segna le triple al
momento del bisogno. E tutte le altre ragazze sanno fare canestro quando
conta, segno di mentalità e di un lavoro efficace fatto dalla società.
IL QUINTETTO DI UDINE
HONSELL: si dà molto da fare ma
raccoglie poco. Si butta sui palloni vaganti e attacca l’area
senza trovare i canestri che merita. Nonostante gli errori dimostra resilienza
e continua a provarci in ogni modo.
BOGOJEVIC: con maggiore serenità
giocherà molto meglio. Non si deve sentire sotto esame ogni volta che fa
qualcosa.
VIDONI: purtroppo nel momento
migliore di Udine sbaglia delle conclusioni facili, ma la ragazza sta maturando
e l'appuntamento con il canestro è solo rimandato.
POMELLO: sta crescendo in
sicurezza e non perde mai autostima. Va disciplinata così raccoglierà ancora
più frutti del proprio lavoro. Nel finale è brava a segnare gli ultimi punti di
Udine.
FERIGO: molto positiva e utile
alla squadra. Lotta come un leone. Trova buone soluzioni in 1c1.
LA PANCHINA DI UDINE
CAVEDON: seria e misurata. Quando
è serena fa le scelte migliori per sé e le compagne. Un sorriso ogni tanto può
aiutare.
PICCIN: deve muovere di più i
piedi in difesa e usare le mani sulle linee di passaggio. Brava a guadagnarsi i
liberi.
DE CANDIA: gioca con un
atteggiamento vincente e battagliero. Forse avrebbe meritato più minuti.
CANTONI: la strada della ripresa
è complicata. Coraggio Antonia!
GIUSTI: prende decisioni corrette
e fa sentire la sua presenza. Sbaglia però troppi liberi (rilassa le spalle
prima di tirarli!).
TURCO: oggi non riesce a dare con
continuità quanto ha in sé. Peccato perché è una ragazza di cui la squadra ha
bisogno.
BLASONE F. : un po' timida e riservata.
Se si lascerà andare farà buone cose.
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