Campionato Under 19 – terza giornata d’andata (giocata lunedì 28 ottobre 2013)


A.S.D. Lib. Sporting Club Udine A (2-1) – A.S.Dil. Ginnastica Triestina  (2-1)  70-89 (14-20; 35-43; 59-71)

Davanti a una difesa bene organizzata, fai canestro

LA PARTITA

Bella! Entusiasmante! Quando in campo ci sono giocatrici così giovani gli errori fanno parte del gioco e non devono condizionare ciò che si vede. Entrambe le squadre hanno saputo divertire il pubblico giocando con intensità, segnando con discreta continuità ed esprimendo un gioco fluido ed apprezzabile. Brave a entrambe le squadre! Brave perché finalmente si sono visti tanti canestri!
Partite come questa sanno riappacificarti con il gioco. Forse c’è stato qualche tatticismo di troppo qua e là, ma si deve anche provare a vincere. Vedere fondamentali di squadra bene applicati è sempre lodevole. Così come lo è poter ammirare la capacità mentale delle giocatrici triestine di fare canestro e trovare buone conclusioni anche contro difese bene organizzate.

COME TRIESTE HA VINTO

Trieste gioca a basket, ma soprattutto sa come e quando fare canestro.
Ovviamente ci basiamo solo su questa gara, ma oggi Trieste ha dimostrato una grande superiorità mentale, segnando ogni volta che Udine si è riavvicinata: ha cambiato faccia ed ha fatto canestro spegnendo più volte le speranze udinesi.
Come ha fatto canestro?
Giocando a basket. E giocando sulle scelte difensive di Udine. Muovendo la palla per trovare una tiratrice libera, attaccando il ferro quando la difesa era impegnata a sistemarsi e colpendo dove la difesa di Udine non voleva essere battuta. Ha preso i rimbalzi quando le servivano ed ha continuato a correre in contropiede nonostante qualche palla persa. Ha giocato a basket opponendo alle scelte avversarie i fondamentali bene insegnati.

COSA SERVE A UDINE

Fare canestro. Udine ha saputo attaccare dentro l'area in modo efficace ogni volta che aveva un vantaggio. Ha dimostrato di giocare meglio se non pensa e non si preoccupa di eseguire in maniera troppo lineare. L’attacco è stato inarrestabile quando ha coinvolto in movimento Mio, Da Pozzo e Totis in giochi a due dentro l'area. Oltre a questo dispone di tiratrici e penetratrici affidabili. Deve solo allenare la capacità mentale di fare canestro.

COME UDINE HA SUBITO 89 PUNTI E TRIETE NE HA SEGNATI 89

Udine si vanta di avere un’ottima difesa, eppure oggi ha subito in casa ben 89 punti. Segno che la difesa non ha lavorato in modo preciso? No!
Udine ha difeso come sempre. Alternando difese a uomo e a zona, forzando la palla verso il fondo per circondarla e obbligare le avversarie alle palle perse. Eppure oggi tutto ciò ha funzionato solo poche azioni. Come mai?
Perché Udine ha incontrato una squadra che sa attaccare e fare canestro.
Trieste ha attaccato sempre. Leggendo in anticipo le scelte difensive di Udine e attaccando la palla e le giocatrici udinesi anche nei suoi possessi difensivi. Ciò ha creato problemi all’esecuzione udinese e ha permesso a Trieste di tenere quel ritmo elevato che le è più congeniale.
Nel femminile è facile difendere perché sono rare le giocatrici che tirano in sospensione e la velocità della palla è inferiore. Così, se si mette molta pressione sulla palla e sulle giocatrici, si riesce quasi sempre a trovare il modo di infastidire chi tira. Quasi sempre. Perché una squadra con un sistema di gioco organizzato, con 5 giocatrici che sanno muoversi e leggere il gioco, batte qualsiasi difesa. 
Non nel singolo possesso, ma su 40 minuti, l'attacco – se sa attaccare e fare canestro – batte la difesa.

UDINE

Udine ha giocato una ottima gara. Ha cercato di sfruttare al massimo le proprie individualità e di usare le proprie armi al meglio. Ha semplicemente trovato una squadra migliore di lei in quasi ogni aspetto. Ma non per questo deve pensare di essere inferiore. Quando è riuscita a far ricevere palla alle giocatrici interne in modo dinamico –  e non stanziale – ha dimostrato di poter rimanere in partita. Questo è già un buon punto di partenza.

TRIESTE

Trieste sa giocare a fare canestro in maniera collettiva. Stasera ha dimostrato di saper opporsi a difese a tutto campo, metà campo, zona e uomo. E' composta da giocatrici che si stanno avviando verso la piena maturità cestistica che sanno passarsi la palla e che sanno giocare insieme. Esprime un gioco interessante, efficace ed esteticamente apprezzabile. Sa tenere ritmi alti in attacco e in difesa per 40 minuti e sa interpretare le richieste dei loro coach. E’ evidente che la strada scelta dalla SGT stia dando i suoi frutti.

IL QUINTETTO DI UDINE

MIO: efficace quando viene coinvolta dentro l'area. Utile quando gioca nei mezzi angoli o sul post alto, anche se le sue letture sono ancora parziali. Deve comprendere quando ha a disposizione un quarto di campo per giocare 1v1.

DA POZZO: si capisce l'importanza di Eva quando non c'è: improvvisamente i rimbalzi e i secondi possessi a favore di Udine diminuiscono. E' una giocatrice in questo momento imprescindibile per essere competitivi ad alto livello.

CORTOLEZZIS: molto bene il primo tempo. Sa coinvolgere le compagne ed essere presente. Malissimo il secondo tempo – quando conta però di più. Sbaglia le scelte, appare insicura sul da farsi, perde il filo della partita possesso dopo possesso. Rimandata alla prossima gara importante, anche perchè si fa batere 4 volte in 1v1  – cosa rarissima e gravissima per lei.

CLEMENTE: male il primo tempo. Molto bene il secondo – quando conta di più. Sembra essere una giocatrice che ha bisogno di molti minuti consecutivi e di molti possessi per prendere ritmo in attacco. Ha bisogno di avere la palla in mano per sentirsi coinvolta. Nel secondo tempo, quando ciò accade, gioca in modo splendido e sembra di un'altro livello. Brava Camilla!

BLASONE: parte molto bene ma poi si perde dentro i giochi della squadra. Sempre utile in fase difensiva, ha bisogno di più spazio in attacco e di maggiore sicurezza nei suoi mezzi.

LA PANCHINA DI UDINE

TOTIS: si dà da fare continuamente ed è abile a farsi trovare pronta quando riceve la palla. Soffre le ricezioni stanziali e dovrebbe ricevere in movimento dentro l’area per poter esprimersi al meglio. Utile in fase difensiva quando la difesa manda la palla verso di lei.

CIOTOLA: nonostante la statura è molto brava a far girare la palla e a cercare le compagne. A volte è titubante, ma le sue qualità sono evidenti ad un occhio esperto. Deve imparare a non palleggiare nervosamente quando si vede pressata, perché un play deve saper trasmettere anche sicurezza alle compagne. Brava Matilda!

STURMA: molto utile e combattiva. Gioca perché le piace giocare (fatto ormai raro). Brava a farsi coinvolgere e a giocarsi sempre le sue carte anche se sbaglia per eccesso di voglia. Una giocatrice che sta cerscendo in modo funzionale al gioco.

PELOSI: gioca pochi minuti e forse si sente un po’ estranea al gioco, ma fa intravedere un paio di giocate di buon livello.

MEROI: troppo pochi minuti per valutarla.




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