Sporting Club Udine A2 - Muggia 57-60 (amichevole giocata il 12 settembre 2013)
Esordio stagionale per la rinnovata serie A dello Sporting
Club Udine.
Avversario di questa amichevole il basket club Muggia sua
prossima contendente anche in campionato.
Vince Muggia 60 a 57, con il tiro udinese dell’overtime che
non centra il canestro.
IL QUINTETTO
Mancabelli: si da molto da fare. Corre, difende, attacca e
gioca in tutti i ruoli, forse per duttilità, forse per vocazione.
De Biase (o de Biase): la giocatrice veterana che lo
Sporting cercava da anni per sostituire Giacomelli.
Pozzecco: dopo tanti anni in serie A sarebbe lecito
aspettarsi maggiore abilità di gestione, ma ci crede sino all’uscita per 5
falli.
De Gianni: è la solita Patrizia. Possibile ma incompiuta.
Lascia sempre quella sensazione di evanescente speranza che sia sul punto di
dare continuità al suo talento. Crescerà.
Vicenzotti: estranea al gioco nei primi minuti, ha dei lampi
di classe e determinazione quando sente che la partita si fa dura. Spiccherà il
volo quanto prima.
LA PANCHINA
Pol: senza voto. Troppo pochi minuti per poterla valutare.
In quei brevi istanti però appare disorientata. Forse non ancora a suo agio nei
giochi o in una serie A che, nonostante negli ultimi 6 anni abbia subito un
crollo simile a quello economico mondiale, appare non adatta a lei.
Clemente: onestamente troppi pochi minuti per una guardia
tiratrice completa che meriterebbe di poter sfruttare il suo talento attraverso
soluzioni offensive adatte a lei. La sua partecipazione è sempre elevata.
Totis: dopo anni di allenamenti in serie A decisamente
meriterebbe più minuti. Come meriterebbe che qualcuno le insegnasse a giocare
in un ruolo preciso, invece di lasciarla nella mischia sperando che qualcosa
accada.
Da Pozzo: tanto impegno e sostanza nelle piccole cose.
Questa è Eva, non ci si deve aspettare che domini una partita come farebbero
Gentile o Gallinari. Eva è Eva, è questa è una fortuna per le compagne.
Cortolezzis: nota positiva della serata perché, per essere
al suo esordio, ha dimostrato (quando non scappa in contropiede dimenticandosi
di ricevere la palla) che ci capisce già più di altre.
Mio: senza colpe. Paga il prezzo di giochi di attacco che
favorisco le esterne, dove non può trovare una sua collocazione. Ci mette
impegno e, alla luce di tutti i minuti di esperienza maturati a contemplare le
compagne giocare, meriterebbe qualche soluzione offensiva per lei.
Rainis: trattata da pivella, lei che proprio pivella non è.
Le auguriamo di non dover ripetere le esperienze formative del gruppo 95.
Bosio: segue dalla tribuna la partita allenandosi a parte.
Ci auguriamo di vederla presto in campo!
Trotta: la scorsa stagione incoraggiava le compagne dalla
panchina. Forse stanca anche di questo, incoraggia le ex-compagne dagli
spalti.
L’allenatore Sinone: squadra che vince non si cambia e l'uso
dei giochi in attacco e dei giochi difensivi del suo mentore Abignente lo
certifica. Abignente aveva costruito un sistema basato sul suo carattere e la
sua personalità dominante e vincente. Sinone dovrà trovare il modo di fare suo
quanto appreso dal grande maestro per non correre il rischio di restare
prigioniero di un ruolo non suo.
La squadra: gioca una partita intensa, con voglia di vincere
e regala un buon divertimento ai pochi presenti. Probabilmente ci teneva a fare
bella figura nell'esordio casalingo. Dovrà trovare una sua identità che
rappresenti la nuova direzione tecnica. La base c'è, vedremo se le fondamenta
anche.
alistair,il filosofo zen di Udine...sei uno dei pochi che ci capisce..infatti sei a spasso..questo blog è una grande idea e tu sei un grande coach
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