Campionato di serie A – sesta giornata d’andata (giocata sabato 16 novembre 2013)


Calligaris Trieste SGT (4-1) – Libertas Sporting Udine (4-1)  77-80 (14-23; 35-32; 61-49)

Bella vittoria di Udine che continua la sua marcia trionfale verso i play off, guidata da una Pozzecco in formato Nazionale.
Il solido team di Sinone non si ferma ed espugna l'ostico campo della SGT – con cui divide ora il primo posto in compagnia di Vicenza.
Federica POZZECCO è arrivata a questa partita pronta e le statistiche lo dimostrano: ha tirato con il 50% da due punti, il 67% da tre punti, il 100% ai liberi, segnato 22 punti e il canestro della vittoria nel supplementare.
In coppia con DE BIASE (3/6 da tre punti) garantisce una pericolosità sul perimetro che ha pochi eguali.
DE GIANNI assicura rimbalzi e punti.
VICENZOTTI c'è sempre quando la squadra ha bisogno di lei.
MANCABELLI è concreta e costante – 50% da due punti e ai liberi, 100% da tre punti, 3 rimbalzi e 2 recuperi.
Con queste cinque giocatrici Udine ha dimostrato che è molto più competitiva della media delle squadre di A2 e che può anche fare un pensiero più in alto.
Comprensibile volersi nascondere, mescolare le carte in campo per sorprendere poi gli avversari, ma, risultati alla mano, è evidente che la squadra dello Sporting abbia una marcia in più delle altre.
Sabato c’è finalmente stato anche il ritorno di Rebane. 9 minuti e 4 punti il suo fatturato. Siamo contenti di poter vedere che i problemi al ginocchio sono risolti e che possa dare anche lei il suo contributo. (Saturday saw the return of Rebane on the court. She played 9 minutes and scored 4 points. We are happy to see that she managed to solve her knee problems and that she can give the team her contribution.)
Peccato solo che i minuti delle Under 19 non sano molti.
CORTOLEZZIS, che già a settembre ci era sembrata la più pronta – oltre ad essere l’unico vero play puro – è l’unica che si stata in campo più di 20 minuti,
DA POZZO (14 minuti)  è sempre utilizzata in modo efficace.
MIO (3 minuti) e CLEMENTE (2 minuti) sono le maggiormente sacrificate per il bene della squadra. Comprensibile, ma impossibile non dispiacersi visto l’enorme potenziale.


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