Campionato di serie A2 poule promozione A2 - quarta giornata d'andata (giocata domenica 23 febbraio 2014) - prima parte


Sporting Udine (4 punti) – Il Ponte Milano (6 punti)  49 – 55 (18-18; 27-33; 38-44)

“Le promesse vanno mantenute. Rispetto!”. Questo il messaggio che le ragazze di Udine avevano stampato oggi su una maglietta bianca indossata durante tutto il riscaldamento e la partita.
Un messaggio chiaro. Ribadito anche dallo sciopero bianco della durata del primo possesso offensivo di Udine (fino alle scadere dei 24 secondi), per far capire – a chi vorrà capire – che tutte loro il proprio lavoro lo stanno facendo seriamente.
Seriamente, nonostante chi di dovere stia mancando nei loro confronti da inizio stagione.
E il loro lavoro le ragazze di Udine, lo hanno fatto più che bene anche oggi.
Malgrado la sconfitta (la sesta consecutiva), ogni ragazza oggi è uscita a testa alta dal palazzetto. Senza doversi nascondere. Cosa che presumiamo stia diventando invece difficile per chi nei loro confronti non si sta comportando altrettanto degnamente.

Udine esce sconfitta dopo una gara in cui ha fatto vedere alcuni miglioramenti individuali e di squadra. Dove ogni ragazza ha migliorato qualche piccolo aspetto del proprio gioco. Sconfitta nel punteggio, ma non nel carattere e non nell’impegno di squadra.
La squadra ha compiuto oggi dei piccoli passi avanti, che apparentemente non sono serviti a vincere. Sono quindi passi avanti inutili?
Dipende da cosa ognuna di loro farà dentro di sé di questa partita.
Se ogni ragazza sarà capace di portare con sé questi piccoli miglioramenti, allora il successo tornerà presto a sorridere a tutte. Se invece ognuna si farà scorrere addosso i dettagli per rimuginare soltanto sul risultato finale, saranno destinate a ripetere gli stessi errori che oggi le hanno condannate ad una sconfitta in parte non meritata.

MOTIVAZIONI

Motivazioni contro motivazioni. Milano ha vinto grazie alle sue motivazioni personali.
Milano ha giocato di squadra con l’aiuto e il sostegno di una dozzina di tifosi che, accompagnati da tamburi, ha cantato e incitato la squadra per 40 minuti.
Milano è stata capace di prendere le proprie motivazioni e usarle come propellente nella partita, in ogni possesso, anche in quelli sbagliati.
Udine non ha fatto lo stesso?
Certo! Udine oggi aveva più di un motivo per vincere.
Udine aveva e dovrà avere motivazioni personali forti da usare e mettere in ogni momento della gara.
Nelle sfide delicate come questa, in cui in gioco c'è più del risultato finale, giocare solo per il gioco può non bastare. C'è bisogno di qualcosa in più. Di quelle spinte personali che ti portano oltre. Quelle spinte che ti fanno commettere un errore di meno. E chi fa meno errori che alla fine trionfa.
Le motivazioni di Milano sono state superiori a quelle di Udine e ciò ha fatto sì che commettessero meno sbagli.

SCONFITTA

Udine esce sconfitta oggi, ma questa partita non è stata persa oggi.
Ciò che anche oggi purtroppo è mancato, è ciò che manca dall’inizio della stagione.
Una mancanza chiara di una leadership condivisa da tutte le giocatrici; una più attenta ed efficace difesa degli 1v1 e, soprattutto, una maggiore e migliore quantità di tiri e canestri segnati.
Udine ha tirato poco (48 tiri totali dal campo, tenendo un ritmo basso e controllato) ed ha tirato male (solo 18 canestri realizzati).
Ma ciò non significa che Udine abbia giocato una brutta gara.
Anzi, come detto, le ragazze oggi hanno onorato il campo mettendoci anima e cuore senza arrendersi mai. Ed hanno fatto tutte dei piccoli miglioramenti tecnici.
Quando si gioca così, vincere è solo questione di tempo.

VITTORIA

Tempo che potrebbe essere più vicino di quanto si pensi.
Venerdì Udine affronta in casa la invitta capolista Sesto San Giovanni (vincente di soli 2 punti contro Vicenza).
Prima o poi Sesto deve perdere.
Udine avrà ancora più motivazioni da portare con sé in campo venerdì per battere le imbattute.
Le deve portare!
Oppure i gesti di oggi – le scritte, lo sciopero, la serietà – resteranno solo un ricordo destinato a sbiadire.
E sarebbe un errore, perché le ragazze sono nel giusto! Sono nel giusto ogni volta che onorano l'impegno preso.
E questo lo devono ricordare ad ogni partita e ad ogni possesso a chi finge di non vedere.
Non solo, glielo devono urlare contro ad ogni canestro fatto!
Se non lo faranno allora non saranno diverse da quelli verso cui la loro giusta protesta è indirizzata.
Sta a ognuna di loro ricordarselo!

ANALISI TECNICA

La pubblicheremo lunedì 24 febbraio sera!

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