Campionato di serie A2 poule promozione - terza giornata di ritorno (giocata sabato 22 marzo 2014)

Udine (0 vinte - 7 perse) - Almo Nature NBA-Zena Genova (7 vinte - 0 perse)  47 - 67 (10-21; 26-35; 34-51)

Udine gioca, Udine si impegna, Udine perde, Udine piange.
Genova è superiore sia individualmente sia come squadra: è meglio allenata, è meglio organizzata e sopratutto ha le idee chiare da un punto di vista tattico. Sa dove, quando e come attaccare la difesa di Udine e sa sfruttare al meglio le caratteristiche offensive di ogni giocatrice.
Tradotto in linguaggio cestistico ha un ottimo play-making sia in panchina sia in campo.
Udine perde senza grosse colpe. Si riprende dopo l'inizio shock (sotto 0-13) e arriva anche a meno 7 (30-37 nel terzo quarto) continuando a giocare, nonostante quasi tutti siano più interessati ai problemi societari che alle partite.

NONA SCONFITTA CONSECUTIVA

Udine perde ancora, ma i demeriti delle ragazze e dello staff arrivano fino a un certo punto. Udine paga un prezzo molto alto che si chiama mancanza di programmazione. Possiamo dire che le sconfitte arrivano perché Rebane e De Gianni se ne sono andate, ma la verità è che se qualcuno avesse fatto crescere le under in questi ultimi 4 anni, adesso staremmo parlando del buon impatto di Mio, Da Pozzo, Clemente, Totis, Zussino, Blasone. Al contrario, ciò che si è visto in queste ultime stagioni è stata una lacuna a livello programmatico.
Mancano le idee nuove su come far crescere le giocatrici all'interno di un sistema di gioco che ne esalti le caratteristiche individuali. Mancano i percorsi di crescita personalizzati. Mancano i veri progetti che, stagione dopo stagione, aggiungono un elemento nuovo al bagaglio tecnico e personale di una giocatrice. Manca la crescita tecnica e, ancor più grave, manca quella sociale.
E tutto questo manca ormai dai tempi di Ivanchic.
Ciò che ricordiamo delle ultime stagioni di Udine è una lotta per la sopravvivenza dove le giocatrici sono state impiegate, più o meno bene, principalmente in relazione a quanto già sapevano fare per vincere più partite possibile.
D'altra parte come puoi programmare dei percorsi seri di crescita se mancano le competenze per prepararli?
Procurarsi i migliori ingredienti e essere animati dalle migliori intenzioni non è garanzia di un piatto cucinato in modo eccellente!
Avendo una scelta vi fareste operare da qualcuno che non è un chirurgo ma ha molta passione e ha fatto dei corsi qua e là? Supponiamo di no.
Tutto ciò dispiace perché chi ci rimette maggiormente sono le ragazze.
Questa gestione porta inevitabilmente ad infrangere i loro sogni, le loro aspirazioni e le loro speranze (ed infatti ben 8 giocatrici cresciute nel settore giovanile hanno smesso o cambiato società da inizio stagione). Anche dal punto di vista societario ciò ha poco senso perché avere una lacuna a livello programmatico significa danneggiare il patrimonio stesso della società: le giocatrici!

Ma torniamo alla gara perché sappiamo bene che non bastano le nostre parole a cambiare un trend che è più comodo seguire.

PRIMO QUARTO

Udine (MANCABELLI, POZZECCO, CLEMENTE, VICENZOTTI, MIO in quintetto) inizia con buone intenzioni che non trovano concretezza in campo.
Genova è più cinica, sfrutta la sua migliore capacità di passarsi la palla e i maggiori cm in area, complici i varchi difensivi e i mancati tagliafuori di Udine a rimbalzo. Elena Bestagno sembra “Shaq” e nei primi 4 possessi segna 7 punti (dei 9 complessivi) catturando 3 rimbalzi offensivi, subendo un fallo su azione di tiro e tirando 3/3 da due e 1/1ai liberi. Bravissima ma Udine con la sua zona le concede troppa libertà.
Udine in attacco si affida alle iniziative individuali che non danno molto: i primi 8 tiri di Udine corrispondono a 8 errori ed a un parziale subito di 0-13. Ma Udine è brava a restare in partita e a rosicchiare qualcosa ad ogni possesso. Vicenzotti segna il primo canestro di Udine al 5'11". Genova risponde subito: 3-15.
Pozzecco fa finalmente Pozzecco segnando da 3 dopo un pick&roll in cui Bestagno è lenta a uscire (finirà con 2/3 da 3. All'andata fece 3/4 da 3, segno che probabilmente Genova le concede spazi sul perimetro che le altre squadre non le stanno concedendo) e portando Udine sul 6-17.
Ancora Pozzecco è protagonista purtroppo in negativo: a 3'37” perde una palla per infrazione di passi e l'azione successiva commette fallo in attacco.
Vicenzotti non ci sta! Subisce due falli e fa 4/4 ai liberi: 10-19. Udine prende coraggio e costringe Genova a una infrazione di 24” ma sempre Vicenzotti non riesce a segnare ancora. Il quarto si chiude sul punteggio di 10-21 con Udine capace di segnare solo 2 canestri dal campo (due triple) e 4 liberi.

SECONDO QUARTO

De Biase si carica la squadra sulla spalle: segna due punti e funge da play aggiunto. Genova approfitta di tutti i rimbalzi offensivi trasformandoli in punti: 12-23 al 8'. Da Pozzo segna due punti molto belli in transizione e da questo15-23 Udine potrebbe ripartire ma ciò non accade.
Genova è troppo esperta per subire parziali pesanti e al 5' è avanti 15-28.
Pozzecco ci prova ma l'aggressività le si ritorce contro (cosa che succede ultimamente a troppe giocatrici): in due minuti segna un canestro su assist di Mancabelli ma ne sbaglia 3 e perde una palla togliendo fluidità all'attacco udinese. Sul 17-30 Udine chiama time-out. Al rientro in campo le cose vanno meglio. Da Pozzo e Vicenzotti riavvicinano Udine: 21-32 al 2'. De Biase segna una bella tripla in transizione su assist di Cortolezzis ma Genova si dimostra vincente rispondendo da 3 l'azione successiva. Ancora Vicenzotti a 5” secondi dalla fine segna un bel canestro su un'azione di rimessa offensiva. Il quarto finisce 26-35 con Udine ancora in partita.

TERZO QUARTO

La staff cambia quintetto mettendo De Biase al posto di Clemente. Genova segna al primo possesso, ma Mancabelli risponde con un bellissimo canestro in entrata e in contro tempo: 28-37 al 9'. Ancora Mancabelli prima perde una palla, la recupera e segna 2 punti in contropiede: 30-37.
Il momento è in mano a Udine. Vicenzotti recupera un'altra palla e lancia Mancabelli che in contropiede subisce un contatto dubbio: nessun fischio e la panchina di Udine esplode protestando. Risultato: un fallo tecnico contro Udine e un parziale subito di 0-10 dove Genova spiega come mai sia ancora imbattuta in questa seconda fase: Cerretti (2/2 ai liberi e 1/1 da 2) e Bestagno (2/2 da 3) portano il punteggio sul 30-47 al 5'.
Sempre Vicenzotti dimostra di crederci e accorcia sul 34-51 alla fine del quarto.

QUARTO QUARTO

Mancabelli continua il lavoro di Vicenzotti e porta Udine sul 36-51 dopo 20”. Cortolezzis fa una delle poche cose buone della serata (da bocciare la sua partita) e segna il 38-51. Da Pozzo si unisce alla festa e Udine si riavvicina: 40-51 al 7'. Genova però piazza un contro parziale. 40-55 al 5'. De Biase e Pozzecco segnano ancora quando ormai è evidente che la partita sia finita e i canestri contano poco.
Splendido assistere alla gioia pura di Sansalone, play di Genova del 1997 al suo ingresso in campo a 2' dalla fine. La giovanissima ragazza gioca con una felicità e una cura dei dettagli da far invidia a molte senior. Si impegna, mette a posto la squadra in attacco, difende, ruba palla e segna in contropiede. Una immagine davvero bella per il basket femminile!
Clemente segna 2 punti molto eleganti in post-up e la gara si chiude sul 47-67, con Genova che non tira per rispetto verso Udine.
L'ultimo minuto il pubblico del Benedetti si alza in piedi e applaude la squadra (su richiesta dello speaker) e la commozione prende il sopravvento alla sirena finale.

UDINE

La partita ha purtroppo ancora una volta evidenziato le percentuali basse di Udine quando tira dai 5 metri. Il tiro da 3 punti e i tiri liberi non sono il vero problema offensivo di Udine. Ciò che manca e che fa la differenza contro squadre come Genova è la capacità di fare canestro dalla media distanza dopo ricezioni pericolose o azioni di palleggio-arresto-tiro.
La gestione del ritmo non è stata eccellente: avere tante giocatrici giovani in panchina potrebbe suggerire l'uso di difese più aggressive e del contropiede e della transizione, ma ciò è avvenuto molto raramente.

GENOVA

Genova gioca in modo preciso e sa come fare canestro. Più di tutto è una squadra completa.
Martina Bestagno è immarcabile: 28 punti in 33 minuti, 8/12 da 2, 2/4 da 3, 6/7 ai liberi, 12 rimbalzi (6 difensivi e 6 offensivi), 2 assist, 5 falli subiti. Si trova fin troppo a suo agio nella ariosa difesa 3-2 di Udine e confeziona 7 dei 9 punti iniziali di Genova. Nel terzo quarto è spietata e colpisce da 3 due volte consecutive (30-47) dimostrandosi giocatrice completa.
Cerretti gioca 33 minuti forse poco appariscenti, ma di alto livello tecnico, tattico e umano.
Costa si merita il numero 23 che ha sulla maglia.
Bindelli fa 3/4 da 3 nei momenti importanti.
Non è un caso che siano ancora imbattute nella seconda fase.

CERRETTI

Spendiamo ancora qualche parola per Federica Cerretti che ha lasciato un bellissimo ricordo umano e tecnico in noi dalla stagione in cui giocò a Udine nel 2002/2003.
La ragazza gioca da protagonista a 38 anni e ciò deve essere un esempio che le giovani in campo speriamo comprendano. Quello che va capito è che arrivare così in forma a certe età non è frutto del caso, ma di programmazione seria personale in cui ogni aspetto (il riposo, i carichi di allenamento e i recuperi, l'alimentazione, lo stile di vita) viene analizzato e curato. Brava Federica!

IL QUINTETTO DI UDINE

MANCABELLI: 6 punti in 27 minuti, 2 rimbalzi, 2 palle recuperate e 1 persa, 2 assist. La sua prestazione è buona, ma Elisa ci ha abituati a molto di più. Anche stasera sa essere incisiva e difende sempre con grande attenzione. Segna un canestro splendido, in entrata, in contro-tempo. E' efficace quando esegue i cambi di mano e di velocità in spazi stretti. Se non si fa distrarre da ciò che non c'entra con il gioco può fare sempre meglio.

POZZECCO: 8 punti in 28 minuti, 3 rimbalzi, 2 palle recuperate, 2/3 da tre punti. Fin qui tutto bene, ma vanno aggiunte le 4 palle perse, l'1/5 da due e le solite difficoltà nelle scelte, nella gestione della squadra e negli 1v1 difensivi. Pozzecco non gioca serena. Sembra triste e preoccupata e ciò si traduce in aggressività spesso fine a se stessa come testimoniano le palle perse e il fallo in attacco. Brava a segnare i tiri che Genova le concede.

VICENZOTTI: 16 punti in 30 minuti, 6 rimbalzi, 2 recuperi, 7/8 ai liberi. Debora gioca per tutto ciò che ha vissuto in questi anni. Gioca con un peso emotivo inimmaginabile sulle spalle e per questo è doppiamente brava: perché riesce a giocare e a giocare con grande efficacia. Riesce a tenere Udine in partita sia tecnicamente che emotivamente. E si fa seguire da chi non accetta di essere compatita. Brava!

CLEMENTE: 2 punti in 15 minuti, 1/4 dal campo. Buono l'impegno. Da migliorare la velocità negli spostamenti senza palla. Aggiungere qualche movimento di 1v1 renderebbe più credibile il suo tiro da fuori. Brava a giocare in post-up.

MIO: 0 punti in 21 minuti, 3 rimbalzi, 0/7 da due. Forse i tiri non sono entrati per la troppa foga nel prenderli: il movimento non era veloce, ma affrettato. Le scelte sono state tuttavia prese nel rispetto del gioco e dimostrando comprensione del gioco stesso.

LA PANCHINA DI UDINE

DE BIASE: 7 punti in 25 minuti, 2 palle recuperate e 2 perse. Grande impegno, tenta qualche 1v1. Chiude con solo 1/4 da 3, ma riesce a dare un contributo con una prova sostanziosa.

CORTOLEZZIS: 2 punti in 19 minuti, 6 rimbalzi. Un passo indietro per Arianna. Spende troppe energie per litigare con se stessa invece che incanalarle verso la performance. Ci mette sempre massimo impegno, ma si dimentica che il basket è un gioco di precisione e di meccanismi delicati. Troppa energia equivale a poca energia. L'equilibrio emotivo contraddistingue i vincenti sia nel gioco sia nella vita e Cerretti (a 38 anni) glielo ha dimostrato.

DA POZZO: 6 punti in 22 minuti, 3/6 da due, 4 rimbalzi. Può essere ancora più "Noah". Può aumentare l'intensità e la presenza a rimbalzo. Brava a seguire i tiri delle compagne e prendere i rimbalzi in attacco.

VICENZUTTO: 6 minuti in cui la ragazza tira un airball e perde una palla. Spaesata e senza colpe.

POL: 7 minuti in cui la ragazza commette 2 falli. Si dà molto da fare. Senza colpe.

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