Udine gioca, Udine si impegna, Udine
perde, Udine piange.
Genova è superiore sia individualmente sia come squadra: è meglio allenata, è meglio organizzata e sopratutto ha le idee chiare da un punto di vista tattico. Sa dove, quando e come attaccare la difesa di Udine e sa sfruttare al meglio le caratteristiche offensive di ogni giocatrice.
Genova è superiore sia individualmente sia come squadra: è meglio allenata, è meglio organizzata e sopratutto ha le idee chiare da un punto di vista tattico. Sa dove, quando e come attaccare la difesa di Udine e sa sfruttare al meglio le caratteristiche offensive di ogni giocatrice.
Tradotto in linguaggio cestistico ha un
ottimo play-making sia in panchina sia in campo.
Udine perde senza grosse colpe. Si
riprende dopo l'inizio shock (sotto 0-13) e arriva anche a meno 7
(30-37 nel terzo quarto) continuando a giocare, nonostante quasi
tutti siano più interessati ai problemi societari che alle partite.
NONA SCONFITTA CONSECUTIVA
Udine perde ancora, ma i demeriti delle
ragazze e dello staff arrivano fino a un certo punto. Udine paga un
prezzo molto alto che si chiama mancanza di programmazione. Possiamo dire che le sconfitte arrivano perché Rebane e De Gianni se ne sono andate, ma la verità è che se qualcuno avesse fatto crescere le under in questi ultimi 4 anni, adesso staremmo parlando del buon impatto di Mio, Da Pozzo, Clemente, Totis, Zussino, Blasone. Al contrario, ciò che
si è visto in queste ultime stagioni è stata una lacuna a livello
programmatico.
Mancano le idee nuove su come far
crescere le giocatrici all'interno di un sistema di gioco che ne
esalti le caratteristiche individuali. Mancano i percorsi di crescita
personalizzati. Mancano i veri progetti che, stagione dopo stagione,
aggiungono un elemento nuovo al bagaglio tecnico e personale di una
giocatrice. Manca la crescita tecnica e, ancor più grave, manca quella sociale.
E tutto questo manca ormai dai tempi di
Ivanchic.
Ciò che ricordiamo delle ultime
stagioni di Udine è una lotta per la sopravvivenza dove le
giocatrici sono state impiegate, più o meno bene, principalmente in
relazione a quanto già sapevano fare per vincere più partite possibile.
D'altra parte come puoi programmare dei
percorsi seri di crescita se mancano le competenze per prepararli?
Procurarsi i migliori ingredienti e
essere animati dalle migliori intenzioni non è garanzia di un piatto
cucinato in modo eccellente!
Avendo una scelta vi fareste operare da
qualcuno che non è un chirurgo ma ha molta passione e ha fatto dei
corsi qua e là? Supponiamo di no.
Tutto ciò dispiace perché chi ci
rimette maggiormente sono le ragazze.
Questa gestione porta inevitabilmente
ad infrangere i loro sogni, le loro aspirazioni e le loro speranze
(ed infatti ben 8 giocatrici cresciute nel settore giovanile hanno smesso o
cambiato società da inizio stagione). Anche dal punto di vista
societario ciò ha poco senso perché avere una lacuna a livello
programmatico significa danneggiare il patrimonio stesso della
società: le giocatrici!
Ma torniamo alla gara perché sappiamo
bene che non bastano le nostre parole a cambiare un trend che è più
comodo seguire.
PRIMO QUARTO
Udine (MANCABELLI, POZZECCO, CLEMENTE,
VICENZOTTI, MIO in quintetto) inizia con buone intenzioni che non
trovano concretezza in campo.
Genova è più cinica, sfrutta la sua
migliore capacità di passarsi la palla e i maggiori cm in area,
complici i varchi difensivi e i mancati tagliafuori di Udine a
rimbalzo. Elena Bestagno sembra “Shaq” e nei primi 4 possessi
segna 7 punti (dei 9 complessivi) catturando 3 rimbalzi offensivi,
subendo un fallo su azione di tiro e tirando 3/3 da due e 1/1ai
liberi. Bravissima ma Udine con la sua zona le concede troppa
libertà.
Udine in attacco si affida alle
iniziative individuali che non danno molto: i primi 8 tiri di Udine
corrispondono a 8 errori ed a un parziale subito di 0-13. Ma Udine è
brava a restare in partita e a rosicchiare qualcosa ad ogni possesso.
Vicenzotti segna il primo canestro di Udine al 5'11". Genova
risponde subito: 3-15.
Pozzecco fa finalmente Pozzecco
segnando da 3 dopo un pick&roll in cui Bestagno è lenta a uscire
(finirà con 2/3 da 3. All'andata
fece 3/4 da 3, segno che probabilmente Genova le concede spazi sul
perimetro che le altre squadre non le stanno concedendo) e portando
Udine sul 6-17.
Ancora
Pozzecco è protagonista purtroppo in negativo: a 3'37” perde una
palla per infrazione di passi e l'azione successiva commette fallo in
attacco.
Vicenzotti
non ci sta! Subisce due falli e fa 4/4 ai liberi: 10-19. Udine prende
coraggio e costringe Genova a una infrazione di 24” ma sempre
Vicenzotti non riesce a segnare ancora. Il quarto si chiude sul
punteggio di 10-21 con Udine capace di segnare solo 2 canestri dal
campo (due triple) e 4 liberi.
SECONDO QUARTO
De Biase si carica la squadra sulla spalle: segna due punti e funge da play aggiunto. Genova approfitta di tutti i rimbalzi offensivi trasformandoli in punti: 12-23 al 8'. Da Pozzo segna due punti molto belli in transizione e da questo15-23 Udine potrebbe ripartire ma ciò non accade.
Genova
è troppo esperta per subire parziali pesanti e al 5' è avanti
15-28.
Pozzecco
ci prova ma l'aggressività le si ritorce contro (cosa che succede
ultimamente a troppe giocatrici): in due minuti segna un canestro su
assist di Mancabelli ma ne sbaglia 3 e perde una palla togliendo
fluidità all'attacco udinese. Sul 17-30 Udine chiama time-out. Al
rientro in campo le cose vanno meglio. Da Pozzo e Vicenzotti
riavvicinano Udine: 21-32 al 2'. De Biase segna una bella tripla in
transizione su assist di Cortolezzis ma Genova si dimostra vincente
rispondendo da 3 l'azione successiva. Ancora Vicenzotti a 5”
secondi dalla fine segna un bel canestro su un'azione di rimessa
offensiva. Il quarto finisce 26-35 con Udine ancora in partita.
TERZO
QUARTO
La
staff cambia quintetto mettendo De Biase al posto di Clemente. Genova
segna al primo possesso, ma Mancabelli risponde con un bellissimo
canestro in entrata e in contro tempo: 28-37 al 9'. Ancora Mancabelli
prima perde una palla, la recupera e segna 2 punti in contropiede:
30-37.
Il
momento è in mano a Udine. Vicenzotti recupera un'altra palla e
lancia Mancabelli che in contropiede subisce un contatto dubbio:
nessun fischio e la panchina di Udine esplode protestando. Risultato:
un fallo tecnico contro Udine e un parziale subito di 0-10 dove
Genova spiega come mai sia ancora imbattuta in questa seconda fase:
Cerretti (2/2 ai liberi e 1/1 da 2) e Bestagno (2/2 da 3) portano il
punteggio sul 30-47 al 5'.
Sempre
Vicenzotti dimostra di crederci e accorcia sul 34-51 alla fine del
quarto.
QUARTO
QUARTO
Mancabelli continua il lavoro di Vicenzotti e porta Udine sul 36-51 dopo 20”. Cortolezzis fa una delle poche cose buone della serata (da bocciare la sua partita) e segna il 38-51. Da Pozzo si unisce alla festa e Udine si riavvicina: 40-51 al 7'. Genova però piazza un contro parziale. 40-55 al 5'. De Biase e Pozzecco segnano ancora quando ormai è evidente che la partita sia finita e i canestri contano poco.
Splendido
assistere alla gioia pura di Sansalone, play di Genova del 1997 al
suo ingresso in campo a 2' dalla fine. La giovanissima ragazza gioca
con una felicità e una cura dei dettagli da far invidia a molte
senior. Si impegna, mette a posto la squadra in attacco, difende,
ruba palla e segna in contropiede. Una immagine davvero bella per il
basket femminile!
Clemente
segna 2 punti molto eleganti in post-up e la gara si chiude sul
47-67, con Genova che non tira per rispetto verso Udine.
L'ultimo minuto il pubblico del Benedetti si alza in piedi e applaude la squadra (su richiesta dello speaker) e la commozione prende il sopravvento alla sirena finale.
L'ultimo minuto il pubblico del Benedetti si alza in piedi e applaude la squadra (su richiesta dello speaker) e la commozione prende il sopravvento alla sirena finale.
UDINE
La partita ha purtroppo ancora una
volta evidenziato le percentuali basse di Udine quando tira dai 5
metri. Il tiro da 3 punti e i tiri liberi non sono il vero problema
offensivo di Udine. Ciò che manca e che fa la differenza contro
squadre come Genova è la capacità di fare canestro dalla media
distanza dopo ricezioni pericolose o azioni di
palleggio-arresto-tiro.
La gestione del ritmo non è stata eccellente: avere tante giocatrici giovani in panchina potrebbe suggerire l'uso di difese più aggressive e del contropiede e della transizione, ma ciò è avvenuto molto raramente.
La gestione del ritmo non è stata eccellente: avere tante giocatrici giovani in panchina potrebbe suggerire l'uso di difese più aggressive e del contropiede e della transizione, ma ciò è avvenuto molto raramente.
GENOVA
Genova gioca in modo preciso e sa come
fare canestro. Più di tutto è una squadra completa.
Martina Bestagno è immarcabile: 28
punti in 33 minuti, 8/12 da 2, 2/4 da 3, 6/7 ai liberi, 12 rimbalzi
(6 difensivi e 6 offensivi), 2 assist, 5 falli subiti. Si trova fin
troppo a suo agio nella ariosa difesa 3-2 di Udine e confeziona 7 dei
9 punti iniziali di Genova. Nel terzo quarto è spietata e colpisce
da 3 due volte consecutive (30-47) dimostrandosi giocatrice completa.
Cerretti gioca 33 minuti forse poco
appariscenti, ma di alto livello tecnico, tattico e umano.
Costa si merita il numero 23 che ha
sulla maglia.
Bindelli fa 3/4 da 3 nei momenti
importanti.
Non è un caso che siano ancora
imbattute nella seconda fase.
CERRETTI
Spendiamo ancora qualche parola per
Federica Cerretti che ha lasciato un bellissimo ricordo umano e
tecnico in noi dalla stagione in cui giocò a Udine nel 2002/2003.
La ragazza gioca da protagonista a 38
anni e ciò deve essere un esempio che le giovani in campo speriamo
comprendano. Quello che va capito è che arrivare così in forma a
certe età non è frutto del caso, ma di programmazione seria
personale in cui ogni aspetto (il riposo, i carichi di allenamento e
i recuperi, l'alimentazione, lo stile di vita) viene analizzato e
curato. Brava Federica!
IL QUINTETTO DI UDINE
MANCABELLI: 6 punti in 27 minuti, 2
rimbalzi, 2 palle recuperate e 1 persa, 2 assist. La sua prestazione
è buona, ma Elisa ci ha abituati a molto di più. Anche stasera sa
essere incisiva e difende sempre con grande attenzione. Segna un
canestro splendido, in entrata, in contro-tempo. E' efficace quando
esegue i cambi di mano e di velocità in spazi stretti. Se non si fa
distrarre da ciò che non c'entra con il gioco può fare sempre
meglio.
POZZECCO: 8 punti in 28 minuti, 3
rimbalzi, 2 palle recuperate, 2/3 da tre punti. Fin qui tutto bene,
ma vanno aggiunte le 4 palle perse, l'1/5 da due e le solite
difficoltà nelle scelte, nella gestione della squadra e negli 1v1
difensivi. Pozzecco non gioca serena. Sembra triste e preoccupata e
ciò si traduce in aggressività spesso fine a se stessa come
testimoniano le palle perse e il fallo in attacco. Brava a segnare i
tiri che Genova le concede.
VICENZOTTI: 16 punti in 30 minuti, 6
rimbalzi, 2 recuperi, 7/8 ai liberi. Debora gioca per tutto ciò che
ha vissuto in questi anni. Gioca con un peso emotivo inimmaginabile
sulle spalle e per questo è doppiamente brava: perché riesce a
giocare e a giocare con grande efficacia. Riesce a tenere Udine in
partita sia tecnicamente che emotivamente. E si fa seguire da chi non
accetta di essere compatita. Brava!
CLEMENTE: 2 punti in 15 minuti, 1/4 dal
campo. Buono l'impegno. Da migliorare la velocità negli spostamenti
senza palla. Aggiungere qualche movimento di 1v1 renderebbe più
credibile il suo tiro da fuori. Brava a giocare in post-up.
MIO: 0 punti in 21 minuti, 3 rimbalzi,
0/7 da due. Forse i tiri non sono entrati per la troppa foga nel
prenderli: il movimento non era veloce, ma affrettato. Le scelte sono
state tuttavia prese nel rispetto del gioco e dimostrando
comprensione del gioco stesso.
LA PANCHINA DI UDINE
DE BIASE: 7 punti in 25 minuti, 2 palle
recuperate e 2 perse. Grande impegno, tenta qualche 1v1. Chiude con
solo 1/4 da 3, ma riesce a dare un contributo con una prova
sostanziosa.
CORTOLEZZIS: 2 punti in 19 minuti, 6
rimbalzi. Un passo indietro per Arianna. Spende troppe energie per
litigare con se stessa invece che incanalarle verso la performance.
Ci mette sempre massimo impegno, ma si dimentica che il basket è un
gioco di precisione e di meccanismi delicati. Troppa energia equivale
a poca energia. L'equilibrio emotivo contraddistingue i vincenti sia
nel gioco sia nella vita e Cerretti (a 38 anni) glielo ha dimostrato.
DA POZZO: 6 punti in 22 minuti, 3/6 da
due, 4 rimbalzi. Può essere ancora più "Noah". Può
aumentare l'intensità e la presenza a rimbalzo. Brava a seguire i
tiri delle compagne e prendere i rimbalzi in attacco.
VICENZUTTO: 6 minuti in cui la ragazza
tira un airball e perde una palla. Spaesata e senza colpe.
POL: 7 minuti in cui la ragazza
commette 2 falli. Si dà molto da fare. Senza colpe.
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